Adriano e il Mezzogiorno



I nostri articoli

  • IL QUARTIERE RESIDENZIALE INA-CASA A POZZUOLI (1952- 1963)

    di Mario Piccinini Nel Comune di Pozzuoli vengono realizzate le abitazioni INA-Casa per i dipendenti Olivetti,su progetto di Luigi Cosenza, site poco distanti dall’anfiteatro Flavio e dalla fabbrica. Le abitazioni,suddivise in tre lotti, furono realizzate dal 1952 al 1963. Il quartiere ha come riferimento la residenza  popolare secondo lo schema della corte campana che funge da luogo di incontro. Gli edifici sono collegati fra loro tramite scale aperte coperte. “La volontà di creare una vera e propria comunità intorno alla fabbrica di Pozzuoli è provata dall’attività progettuale conseguente:ville per i dirigenti e case per gli impiegati avrebbero dovuto comporre un quartiere dotato dotato dei propri servizi sociali e di particolari istituzioni educative per la preparazione al qualificato lavoro industriale.” (F.D.Moccia) 1) RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Moccia F.D., (1994),Luigi Cosenza  scritti e progetti di architettura, Clean Edizioni, Napoli. p.70.
  • LA FABBRICA OLIVETTI A POZZUOLI DI LUIGI COSENZA (1951-1954)

    di Mario Piccinini L’impegno meridionalista di Adriano Olivetti si andrà ampliando a comprendere oltre Matera anche la Campania con l’insediamento produttivo di Pozzuoli a partire dal 1951.Matera, con l’esperimento dei borghi rurali, e la fabbrica di Pozzuoli sono i due “fuochi” accesi nel Meridione da Adriano Olivetti. Nel 1951 Adriano dà l’incarico a Luigi Cosenza di realizzare, a Pozzuoli ,uno stabilimento  Olivetti, nel territorio flegreo, affacciato sul golfo di Napoli, lungo la via Domitiana. A Ivrea Cosenza studia l’organizzazione della fabbrica con l’idea di superare la catena di montaggio attraverso una organizzazione del lavoro basata sulle singole fasi lavorative.  Assieme a Cosenza operano Pietro Porcinai per la sistemazione del giardino e Marcello Nizzoli per lo studio dei colori. Lo stabilimento Olivetti  di Pozzuoli, è stato realizzato dall’architetto Luigi Cosenza, in stretta collaborazione con l’l’ingegnere Adriano Olivetti. La fabbrica di Pozzuoli è rappresentata nel libro Donnarumma all’assalto, di Ottiero Ottieri che svolgeva l’incarico di responsabile per la selezione del personale.”Le lucide pagine di Donnarumma all’assalto rimangono a testimoniare il dramma e le speranze frustrate di quel proletariato, insieme all’isolamento in cui il tentativo di Olivetti è condannato a vivere.” (M.Tafuri) 1) “Olivetti:questo straordinario intellettuale e imprenditore fu l’unico che negli anni della ricostruzione del paese ebbe ...
  • Adriano , Volponi e “La Martella”. Due lettere di Paolo Volponi al “Corriere della Sera”

    di Maria Laura Ercolani Paolo Volponi arrivò a Matera alla fine del ’54 quando la storia del borgo “La Martella” era arrivata a un punto morto per cui Adriano,  considerando l’esperienza chiusa, dall’anno successivo lo incaricò di seguire il “Progetto Abruzzo” ideato e curato da Angela Zucconi, responsabile del Cepas (Centro di Educazione  Professionale per Assistenti Sociali), in collaborazione con l’UNESCO e con il patrocinio e il sostegno di Adriano . Tuttavia poiché era stato  assunto da Adriano nel ’50 per seguire,  come suo assistente e portavoce, le inchieste che  l’UNRRA-Casas (United Nations Relief and  Rehabilitation Administration- Centro Amministrativo di Soccorso ai Senzatetto)  svolgeva  nel centro-sud d’Italia per predisporre il suo piano di aiuti, il giovane avvocato urbinate conosceva bene e da tempo la realtà, i problemi del Sud, della Basilicata e di Matera e gli studi che gli esperti e gli studiosi locali, chiamati da Adriano a collaborare al programma di ricostruzione, stavano portando avanti. Tanto è vero che nell’imminenza dello scioglimento del Gruppo di Studio e dell’abbandono del Progetto insistette perché venisse steso   un resoconto per non disperdere il patrimonio di una esperienza esemplare. Incaricato di redigere l’introduzione generale, la scrisse ma non la firmò. Era per il ...
  • IL PIANO REGOLATORE DI MATERA  E BORGO VENUSIO DI LUIGI PICCINATO

    Di Mario Piccinini Luigi Piccinato (1899-1983) architetto e urbanista  è stato vicepresidente dell’Istittuto Nazionale di Urbanisticva dal 1952 al 1961, nel periodo della presidenza di Adriano Olivetti, e successivamente dal 1965 al 1968. Fin dal 1946  Matera  e la sua regione sono state oggetto di attenzione da parte di ricercatori americani e italiani che studiano il mondo contadino della Lucania. Fra questi Frederick G. Friedmann, giunto in Italia con un incarico del programma Fullbright, per gli scambi culturali, che conduce un’indagine, sulla situazione sociale ed economica di Matera, che in quegli anni è il capoluogo del mondo contadino. Dal 1949 la missione americana ECA (European Recovery Economic Cooperation Administration) affida un incarico al Prof.Mazzocchi-Alemanni per la soluzione del problema dei Sassi, considerando la possibilità del trasferimento degli abitanti. La stessa missione propone la creazione di un primo borgo rurale, da finanziare con fondi ERP (European Recovery Program), erogati tramite l’UNRRA-Casas,(United Relief and Rehabilitation Administration-Comitato Amministrativo Soccorso Senza Tetto). La relazione Mazzocchi-Alemanni, partendo dalle condizioni abitative e di degrado dei Sassi, propone  lo sfollamento degli abitanti ed la ristrutturazione degli stessi. Nel 1951, su iniziativa di Adriano Olivetti, si costituisce la “Commissione di studio della città e dell’agro di Matera”promossa dall’Istituto Nazionale  di Urbanistica e  ...
  • ADRIANO OLIVETTI A MATERA

    di Tommaso Russo “Pubblicato dalla webzine: MYRRHA – Il dono del Sud N. 14 – maggio 2019” “Courtesy www.myrrha.it” Preceduta da un glamour costruito intorno a lei e diffuso dalle riviste “Life”, “Fortune”, “Time” di proprietà del marito, l’editore Henry Robinson Luce, Claire Booth (1903-1987) giunse in Italia alla vigilia delle elezioni del 1953 che segnarono la fine del centrismo DC con la sconfitta della legge truffa. Aveva 50 anni quando arrivò come ambasciatrice USA per restare fino al 1956. Nel triennio romano si circondò di personaggi come Vittorio Cini, Dino Grandi, Leo Longanesi, Indro Montanelli, Randolfo Pacciardi, Edgardo Sogno che, pronti a tutto, facevano da sponda al suo viscerale anticomunismo e integralismo cattolico. Narrano, in proposito, le cronache diplomatiche che al termine di una udienza in Vaticano durante la quale aveva tenuto un discorso di fuoco sull’obbligo di essere cattolici, cristiani e credenti, Pio XII la congedasse dicendo “Signora cara, si ricordi che anche io sono cattolico e non ho bisogno di essere convertito”. Altri desideri quali mettere fuorilegge il PCI, organizzare con Montanelli strutture paramilitari, bloccare le commesse a quelle aziende in cui era forte la CGIL, rivelano il suo piano per condizionare la vita politica italiana. Anche Adriano Olivetti, ritenuto a torto un ...
  • Il Borgo La Martella a Matera

    Di Mario Piccinini – Un aspetto dell’impegno di Adriano Olivetti è quello rivolto all’edilizia sociale che sviluppa nell’UNRRA-Casas. Olivetti entra a far parte della 1° Giunta dell’Ente nel 1947 e successivamente nel 1959 ne diviene vice-presidente.
  • ADRIANO OLIVETTI E IL MERIDIONE

    Mario Piccinini Matera “capitale contadina” Con la descrizione dei Sassi di Matera, Carlo Levi, nel libro, Cristo si è fermato a Eboli, edito nel 1946, porta all’attenzione il mondo contadino lucano. A Matera Adriano Olivetti avvia una serie di iniziative attraverso l’UNRRA-Casas, di cui nel 1947 diviene commissario e nel 1959 vice-presidente, sia attraverso L’Istituto Nazionale di Urbanistica di cui nel 1950 diviene presidente. La rivista Comunità, attraverso i saggi pubblicati, tra i quali quelli di R.Musatti, R.Mazzarone contribuisce a fare conoscere il materano. Si porta inoltre a conoscenza la sociologia anglosassone ed il pensiero di studiosi quali: P.Geddes, L.Mumford e E.Gutkind. Lo studio dei Sassi Matera era segnata dalla miseria, dalla mortalità infantile e dall’analfabetismo. Le abitazioni vere e proprie grotte ospitavano famiglie che vivevano insieme agli animali. Nel 1948 Adriano Olivetti incontra Albino Sacco (antropologo) che stava conducendo una indagine sui Sassi. Adriano Olivetti stabilisce rapporti con L’UNRRA-Casas e con l’italo-americano Guido Nadzo per passare da programmi edilizi alla definizione di Piani urbanistici che possano diventare casi esemplari. Uno dei programmi, con possibilità operative, è quello della proposta elaborata da Nallo Mazzocchi Alemanni per risolvere il problema della popolazione dei Sassi di Matera mediante la realizzazione di borghi. Nel 1950, auspice il Comitato ECA (Economic Cooperation Administration), ...
  • Matera e Adriano Olivetti

    Associazione Spille d’Oro Olivetti – La storia di Matera e Adriano Olivetti, in particolare quella del Villaggio La Martella, rappresenta un passaggio fondamentale dell’architettura e dell’urbanistica italiana degli anni Cinquanta. Un’azione quella olivettiana nella città dei Sassi, ancora molto viva nel territorio, tanto da ritrovarla spesso nelle pagine del dossier della candidatura di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019.
  • IL MERIDIONALISMO DI ADRIANO OLIVETTI E IL MOVIMENTO COMUNITA’

    di Mario Piccinini Cristo si è fermato a Eboli, (1945) di Carlo Levi è  il romanzo autobiografico che rivela la questione meridionale nella descrizione della civiltà contadina e pone Matera come caso nazionale. La Lucania è la regione simbolo nella quale si sviluppa l’impegno meridionalista di Adriano Olivetti a partire dal 1947 con l’UNRRA-Casas. a) Nel meridionalismo di Adriano Olivetti si fondono i caratteri del dibattito meridionalista con l’originale esperienza comunitaria. b) “In più la cultura olivettiana apporterà al meridionalismo ‘classico’il contributo della sociologia anglosassone.” (Greco A.) 1) La funzione critica è esercitata da un gruppetto di giovani, legati al movimento Comunità,che ha come centro Ivrea in Piemonte. Le loro idee compaiono in un settimanale,”Basilicata”,diretto da Leonardo Sacco. c)   Nelle pagine della rivista “Comunità” per tutti gli anni Cinquanta e primi anni Sessanta si dimostra una attenzione particolare ai temi del meridionalismo in termini di denuncia e proposta. “L’intellettuale olivettiano più meridionalista è Riccardo Musatti.Nel libro, La via del Sud, fa il punto sulla questione meridionale in chiave Olivettiana.   (E.Vadini) 2) “Il dopoguerra ha segnato,come ognuno sa,una profonda e vivace rinascita degli interessi per il Mezzogiorno. La questione meridionale è tornata all’ordine del giorno e, nella più vasta crisi della nazione prostrata dalle prove belliche,la condizione della ...

I documenti

Leggi l’articolo completo su myrrha.it